Caorle

Caorle

È difficile non innamorarsi di Caorle, una piccola Venezia con una lunga storia e tradizioni millenarie.

Le radici di Caorle affondano nel V secolo a.C. (il nome deriva dal latino Caprulae, probabilmente a causa delle capre selvatiche che vi pascolavano), come testimoniano numerosi ritrovamenti di epoca romana.
La città è poi cresciuta ed è divenuta importante come porto della vicina Concordia, per la sua posizione alla foce del fiume Lemene, soprattutto in seguito alle invasioni barbariche degli unni, che spinsero molti concordiesi dall’entroterra alla costa; fu in quel periodo, attorno al VI secolo, che Caorle divenne sede vescovile.
La costruzione dell’odierna cattedrale, tuttavia, risale all’XI secolo, su una preesistente basilica paleocristiana, i cui resti sono conservati tuttora all’interno del duomo, nel museo annesso e nei giardini della canonica.

Il centro storico ricorda una Venezia in miniatura con calli e campielli, un vero e proprio salotto a cielo aperto, a partire dalla bellissima Piazza Vescovado la cui pavimentazione in trachite richiama la tradizione veneziana.

Del resto il centro di Caorle era formato in antichità da tre isolette unite da quattro ponti: non c’erano strade ma canali navigabili (i rii, proprio come a Venezia) su cui si affacciavano le case dei pescatori, oggi riportate a nuova vita con i colori tipici della tradizione veneziana.
Dalla metà del 1800 questi canali sono stati via via interrati per rendere la circolazione più agevole ma mantengono i nomi originali come nel caso di Rio Terrà (che significa “canale interrato”).

Anche la storia lega Caorle alla Serenissima Repubblica di Venezia, per non parlare della pesca (prima in laguna e poi in mare), da sempre risorsa primaria di Caorle: da non perdere una visita al Porto e al Mercato Ittico adiacente!